sabato 17 novembre 2007

Bischerate (1)


Il Duomo di Firenze: la strada in ombra sulla destra è via dell'Oriuolo


Bischerate (1)

di Roby



Malgrado mi ritrovi spesso a rimpiangere scelte non fatte, errori commessi e sogni abbandonati, non sono pochi - a conti fatti - i motivi per cui devo ritenermi fortunata: uno di questi, e non certo l'ultimo, è quello di essere nata e di abitare a Firenze.
In realtà, non sono assolutamente una fiorentina D.O.C., anzi: i miei nonni erano metà romani, metà sardi, mio padre ha messo piede in questa città solo a vent'anni e mia madre ci è nata "per caso".
Lo spirito arguto e quasi cattivo dei toscani, quindi, non è connaturato al mio carattere, anche se, vivendoci in mezzo, l'ho in parte assorbito... specialmente da quando ho smesso di comprare l'acqua minerale in bottiglie e bevo direttamente dalla cannella...
Vivere a Firenze ha i suoi pro e i suoi contro, così come probabilmente avviene in milioni di altri luoghi al mondo.
Io, però, dei pro e dei contro altrui so molto poco, per cui posso parlare solo dei miei: confidando, naturalmente, nel trovare qualcuno tanto paziente da ascoltarmi.
Un vantaggio indiscusso, abitando non lontano da porta S. Frediano e lavorando invece presso la cupola del Brunelleschi, è quello di vedere trasformato il percorso in autobus casa-ufficio e ufficio-casa in un tour monumentale della città, che si snoda ogni giorno attraverso la pittoresca strettoia delle stradine d'oltrarno per poi sbucare sui lungarni, attraversare il ponte a S. Trìnita (non Trinità!), sfiorare le vetrine di lusso di via Tornabuoni, salutare il campanile di Giotto ed imboccare infine via dell'Oriuolo. Dove, quasi ogni mattina, non posso fare a meno di alzare lo sguardo verso la targa apposta all'angolo con piazza del Duomo, anche se già so quel che c'è scritto: "Canto dei Bischeri". Ora, il termine bìschero, "ingenuo", "scemo" - prima confinato entro le mura fiorentine - grazie a Benigni, Pieraccioni e Panariello è divenuto ormai familiare anche a lombardi, romagnoli, romani e siculi: ma l'origine di tale accezione bonariamente negativa sta proprio qui, alla cantonata di questa strada.
Qui sorgevano, nel '300, gli stabili di proprietà della ricca famiglia omonima, interessati dalle espropriazioni dell'Opera del Duomo che proprio in quegli anni era in costruzione. L'Opera offrì ai Bischeri una bella somma per la vendita degli immobili, ma loro rifiutarono, tirandola per le lunghe nella speranza di alzare il prezzo. Il tira e molla andò avanti per un po', finchè un incendio pose fine alla questione: adesso il terreno per il Duomo era libero, e la famiglia che voleva troppo si ritrovava a non stringer nulla, come dice il proverbio. Se non quell'appellativo, modellato sul suo cognome, che ne fa ancor oggi un casato ironicamente noto in tutt'Italia.

Via dell'Oriuolo: il Canto dei Bischeri è sulla sinistra


9 commenti:

Sergio David Alvarez ha detto...

...

Roby ha detto...

Querido Sergio D. A., un poquito de espanol lo entiendo. Otra ves, por favor, escribes 1 - 2 palabras!!!!

[:->>>]

Hasta luego

Roby

mazapegul ha detto...

Sono passato anch'io all'acqua d'acquedotto. Un giorno di luglio, uscendo dalla Coop e attraversando il parcheggio rovente con un carrello pieno di bottiglie di minerale ho avuto una visione: mi trovavo nel Sahara e da quell'acqua dipendeva la sopravvivenza della mia tribù. Poi mi son ricordato che abito in una piana alluvionale dove l'acqua è così invadente che ogni volta che si scava un buco si fa un laghetto.

Mi son sentito un bischero e non ho più comprato acqua minerale.

Bel post,
Màz

Habanera ha detto...

Questa proprio non la sapevo!
Il termine bischero mi era abbastanza noto avendo vissuto a Pistoia i primi anni di matrimonio. Che poi, in realtà, era più il tempo che trascorrevamo a Firenze, facilmente raggiungibile in pochi minuti. Eppure l'origine della parola mi era del tutto ignota e ho letto questo post con grande curiosità e divertimento.
Brava Roby, fiorentina anomala ma non poi tanto. Ti manca la cattiveria ma non certo l'arguzia nè la capacità di esprimerti armoniosamente nella nostra bella lingua italiana.

Un abbraccio
H.

P.S. Che invidia quel tuo percorso giornaliero casa-ufficio, una vera gioia per gli occhi e per lo spirito.

Roby ha detto...

Màz... ma usi anche tu la caraffa col filtro ai carboni attivi (tipo Brita) o no? Le scuole di pensiero al riguardo sono almeno due...


Haba...guarda che di "bischerate" simili ne ho in serbo altre 4 o 5... a tuo rischio e pericolo...

[:->>>]

Roby

Solimano ha detto...

Però!

"Bischerate" (1)
Mi hai colpito, non so se intenderlo come una promessa o una minaccia.

Quasi quasi mi piacerebbe di più:
"Le Bischerate di Roby"
Stile "Il novellino" o "Le Veglie di Neri" di Renato Fucini. Sarebbe un po' troppo autoironico, eppoi gli invidiosi -e le invidiose soprattutto- lo userebbero per denigrarti.

Si potrebbe fare di meglio:
"Bischeratezze"
Ha un po' della femme fatale snobbissima ma pure democratica, stile Marlene Dietrich in Via Spartaco Lavagnini o in visita alla Fortezza da Basso.

Ma ce n'è uno che diverrebbe un caso politico:
"I bis-care"
che se lo sente Veltroni gli prende un coccolone, salvo dirgli che si traduce con "Io prendo cura due volte", che allora andrebbe in giro a dire: "I tris-care", essendo lui il leader, deve essere sempre un passo avanti.

saludos y besos
Solimano

Roby ha detto...

Haba, sappi che anche nella Città del Fiore esistono zone assolutamente deprimenti sia per lo spirito che per gli occhi... Una di queste è Firenze Nova... ma te ne parlerò un'altra volta...

Sol, "I bis-care" mi garba un monte... ma non voglio che per colpa mia Uolter si prenda un coccolone!

Ci si vede!

Roby

Laura ha detto...

Aspetto trepidante Bischerate (2) perché dài, apprendere in codesto modo mi garba di molto!

Una parte di me è rimasta affascinata da quel "Bischeratezze" suggerito da Solimano, sofisticato, strafemminile, muliebre...
...però, no. Roby ci ha preso. Bischerate è perfetto.
Brava Roby!

Un caro saluto
Laura

p.s. E uno anche alla padrona di casa!

Habanera ha detto...

Laura, che piacere trovarti qui.
Come vedi siamo tra amici ed è bello che adesso ci sia anche tu.

Vai con le bischerate, Roby!
Siamo tutti con te.

Un abbraccio
H.