domenica 2 settembre 2007

Le lettere di Miagolino


Judith Leyster


Le lettere di Miagolino

di Annarita


Quando ho visto sullo scaffale questo volume di grande formato e dai numerosi disegni, ammetto di averlo preso in mano solo per curiosità e nostalgia, il titolo mi suscitava cari ricordi infantili: "Le lettere di Miagolino".
Miagolino, uno dei protagonisti, era il nome del gatto che avevo da bambina.
Miagolino Mischiamagia Morticchio B (più brevemente MB) è un famiglio, cioè un gatto altamente qualificato che ha il compito di aiutare una apprendista strega a diventare tale a tutti gli effetti. Fin qui tutto nella norma. Il guaio è che la sorte bizzarra lo ha fatto legare con un contratto di sette anni a Ambra Cadabra, la quale invece...

Tredici Camini
Brughiera Stregata
Nebbiodì 15

Caro zio Alambicco,
mi hai sempre detto che, in caso di difficoltà, avrei dovuto chiederti aiuto. Ora sono in difficoltà. AIUTO! Pare proprio che la mia strega NON VOGLIA essere una STREGA. Si rifiuta di ghignare, evita di usare i manici di scopa e ha bandito le zampe di rana, gli occhi di tritone, le ali di pipistrello e molti altri ingredienti dalle nostre pozioni. Quanto a spaventare i bambini, NON ne vuole proprio sapere. Le interessa solo fare shopping, guardare la tv e farsi nuovi amici che non siano maghi o streghe.
Che cosa posso fare?
Tuo nipote Miagolino Mischiamagia Morticchio B

Comincia così la corrispondenza tra il disorientato famiglio e il più esperto zio, tutta volta a far sì che, con opportuni espedienti e magie, Ambra Cadabra si comporti da strega.

Ma la faccenda si rivela più difficile del previsto. L'apprendista strega va con i bambini ad ascoltare una lettura in biblioteca e, dopo aver ascoltato una favola che parlava di bellissime principesse e di affascinanti principi, concepisce la bizzarra idea di incontrare il principe e ordina al suo famiglio di scrivere a palazzo per ottenere il sospirato appuntamento.

Diviso tra il dovere di obbedienza alla sua strega e la necessità di farla rinsavire, Miagolino scrive al principe una lettera piena di cuoricini, come desidera Ambra Cadabra, ma intanto prepara l'incantesimo che zio Alambicco gli ha suggerito per renderla bruttissima a sua insaputa...

Brutta, goffa e ributtante
sarai tu da questo istante.
Chiome nere imbizzarrite,
unghie scure ed incarnite;
naso adunco e brufoloso,
mento lungo e spaventoso!
Così messa, te lo giuro,
d'ora in poi sarai al sicuro.

Ambra ora esige un incantesimo che trasformi un cavolfiore in carrozza di cristallo per andare all'appuntamento col principe. Interviene Sudicetto, il famiglio della Strega del Sottoscala, la vicina di casa, e il cavolfiore diventa un cavallo a dondolo, ma Ambra si lascia convincere che sia il mezzo preferito dalle migliori principesse.

Resa repellente dall'incantesimo di Miagolino, superbamente ridicola nel suo abito rosa pieno di lustrini e con scarpette da ballo, Ambra si presenta all'appuntamento con il principe il quale s'innamora perdutamente di lei e le chiede di sposarlo.

Miagolino è distrutto, ma la sorte interviene a dargli una mano. Ambra esige che il principe uccida il drago del Bosco Nottinsonni che la disturba col suo potente russare, ma il regale fidanzato ha una fifa blu e Ambra comincia a dubitare che sia un vero principe, così gli fa preparare da Miagolino la prova per eccellenza: una pila di 10 materassi con sotto un pisello. Se è un vero principe, se ne accorgerà.

Il diabolico Miagolino non mette proprio nessun pisello sotto i materassi e quando il mattino dopo il principe confessa candidamente ad Ambra di aver dormito benissimo, la riluttante apprendista strega si infuria e gli scarica addosso per la prima volta un tremendo incantesimo.

Nessun perdono, nessuno scampo,
il mio maleficio ti colga in un lampo.
A caccia del sangue che non è blu,
in nome del principe che non sei tu.
In una zucca ti voglio mutato:
occhi impauriti, naso allungato.
Tondo, rotondo, grosso pancione,
gambette corte, color arancione.
Corri, zuccone, rotola via,
ed esci subito da casa mia!

Miagolino si rallegra sollevato, ma i suoi dubbi rimangono... ha sorpreso Ambra Cadabra incantata davanti alla tv a guardare il balletto "Lo schiaccianoci". Vorrà mica diventare ballerina?

La storia è accattivante, gioca con ironia e allegria sul tema del non voler rispettare le regole imposte dai ruoli, sostenuta da bei disegni e con finestrelle da aprire e leggere con curiosità, compresa la copia del contratto di collaborazione tra Miagolino e Ambra Cadabra.

Le lettere di Miagolino - La mia strega ribelle
testo: Hiawyn Oram
illustrazioni: Sara Warburton
età di lettura: dai 5 anni
Fabbri Editori, 2007
euro 15,00


domenica, 26 agosto 2007

Da L'angolo di Annarita


Auguste Renoir


2 commenti:

Anonimo ha detto...

..originale e divertente!
Ciao
Fuzzyboy

Solimano ha detto...

I gatti, chi li conosce, non li evita. Abbiamo avuto per dieci anni in casa la gatta Fascistona, nerissima, che adesso non c'è più. Quando mancò, il veterinario ci offrì di prenderci un gattino, ma rifutammo, si patisce troppo quando va via.
Le due immagini riguardano due dei modi importanti che hanno i gatti.
La prima immagine è di Judith Leyster, a me carissima: è il gatto che è domestico solo in apparenza, ma basta guardarlo, col muso vivo e le zampe con gli artigli sicuramente sfoderati, per capire che il gatto è anche una fiera. Oltre al gatto nell'immagine c'è una biscia.
La seconda immagine è di Renoir, e è la figlia del fratello di Edourd Manet e di Berthe Morisot, Julie Manet. C'è l'altro modo del gatto, quello di dormire molto tempo, se possibile, in grembo a qualcuno, e nelle famiglie scelgono il grembo preferito, in base alla comodità, non alla persona.

Del post di Annarita ne ho già scritto sul suo blog, ma qui aggiungo un: beato chi lo legge!

saludos
Solimano