domenica 8 luglio 2007

Quel che si ricorda: Alice Munro





Quel che si ricorda: Alice Munro

di Simona


Ogni tanto (intendo dire abbastanza raramente) capita che mi colga una forte passione per un Autore, anzi, un'Autrice. Non so perché femmina: forse si tratti di una banalissima forma di solidarietà di genere, mista a quel sottilissimo filo di seta che lega ogni donna a un'altra, per quella condivisione ancestrale di sentimenti e presentimenti che ci accomuna. Tutte, nessuna esclusa: a meno che non si metta a tacere quel suono, quella vocetta antica che per natura ci vibra dentro.

E' accaduto con Jane. Jane Austen, ovviamente. Purtroppo, essendo passata a miglior vita prematuramente e da tantissimo tempo, la sua produzione è lì, senza possibilità di sviluppi. Le sue eroine mi sono famigliari come certe amicizie d'infanzia, che non cedono neppure dopo anni e ad ogni nuovo contatto riprendono vita. Elisabeth Bennet è come Jo March: almeno una volta abbiamo desiderato essere come lei, o essere lei. L'importante è capire che il vero personaggio totalmente immaginario del romanzo non è Lisa, bensì Darcy. Non so, ma dubito che un uomo lettore abbia desiderato essere Darcy. Quel che è certo, è che nessun esemplare maschile sulla faccia della terra gli assomiglia. Jane era astuta, con una punta di perfidia: lo ha creato apposta.

E' accaduto con Banana Yoshimoto. Ora, non credo che la mia amata Banana sia una grandissima scrittrice. Mi piace il suo mondo, così giapponese e, al tempo stesso, aperto su tutti gli altri mondi. Amo la sua schiettezza, la sensualità dei suoi personaggi, la cucina, i dialoghi con l'universo interiore, le vicende del dolore e il suo superamento. Ultimamente i suoi racconti si assomigliano moltissimo: lungi dal considerarlo un difetto, perché qualsiasi amore acceca, anche quello per i libri, li leggo e rileggo per immergermi in quella sensazione di intimità casalinga. La leggo perché so quello che troverò fra le righe: è quello che cerco e quando lo ottengo, mi accoccolo nella lettura come sotto una calda coperta.

Faccio notare che nulla, assolutamente nulla accomuna Jane a Banana. Questo significa che sono complicata, nella migliore delle ipotesi.

E adesso è il momento di Alice Munro. L'ho scoperta per puro caso, ho finito un primo romanzo (Nemico, amico, amante - ma il titolo originale è più bello: Hateship, Friendship, Courtship, Loveship, Marriage) pochi giorni fa e non ero neppure arrivata alla metà che avevo già deciso di comprarne un altro In fuga. E poi, sicuramente, un altro e poi...

Racconti, storie di donne. Giovani e vecchie, sole o sposate, sagge o sciocche, fedeli o amanti, forti o fragili, sane o malate, belle o brutte. Donne comuni, di quelle che puoi incontrare uscendo a fare la spesa. La Munro è canadese e i racconti sono ambientati nel suo paese, ma quasi non te ne accorgi: potrebbero essere trapiantati ovunque, paiono senza luogo definito e persino senza tempo.

Delicata, ma penetrante; sensibile, ma concreta; sobria, ma intensa. Nei suoi libri c'è tutto: c'è la vita e la morte, l'infanzia e la vecchiaia e, soprattutto, c'è l'amore: appassionato, negato, svanito, tradito, rimpianto, vissuto, perduto. Ho amato infinitamente "Quel che si ricorda", così semplicemente perfetto, mentre la lettura di " The Bear Came over the Mountain" è stata così commovente, dolcemente struggente. Ne ho citati due, i miei preferiti, ma di nessuno potrei dire: è brutto. Un evento rarissimo.

Raffinata e limpida. Vivamente consigliata.
(14 giugno 2007)

Da Immersioni Libridinose

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Scopro solo adesso di essere comparsa qui! Grazie per l'interesse (non per la sottoscritta, quanto per Alice Munro!). Mi farebbe piacere ricevere un messaggio, la prossima volta (se ci sarà!), anche per poter partecipare ad eventuali commenti.

Simona

Habanera ha detto...

Cara Simona, hai perfettamente ragione e ti prego di scusarmi. Avrei dovuto avvisarti ma in quel periodo ero in piena crisi da mancanza di ADSL (quasi una crisi di astinenza) e la conduzione del mio blog non era proprio ai massimi livelli.
Ti prometto che la prossima volta (direi tra non molto) ti avvertirò tempestivamente, lì sul tuo blog.

Ciao e a presto.
Habanera

Simona ha detto...

Grazie Habanera!
A presto,
Simona