I miei venticinque lettori
di Solimano
19 marzo 2007
C'è il momento del disfrenamento creativo, poi ci deve essere quello della concretezza terragna. Ho finito stamattina l'ultima delle Novellette degli Odori, che sarà il numero 54 . Ne avrei in mente vagamente altre tre, di cui una con un titolo bellissimo, "Ladri di viole", ma chiudo con quella scritta stamani perché mi soddisfa.
Sono andato molto avanti col programma M.T.F.R. My Twenty Five Readers, d'accordo, è una cosa ridicola, ma è anche una cosa serissima. I file sono due. Uno leggero con solo gli scritti, l'edizione economica che va bene per chi vuol stampare qualcosa qua e là. L'altro, pesante, l'edizione di lusso, con caratteri particolari, sfondo, immagini e didascalie, che per le Novellette non supererà il Mega, quindi si può benissimo spedire via Outlook. Completerò le Novellette con un Post Scriptum spero non pedante, darò solo informazioni pratiche sul testo e sulle immagini, con l'obiettivo di essere utile a me stesso ed al lettore. La stessa cosa farò per La Grande Bua, per cui ho già individuato le immagini e che comunque avrà un peso inferiore alle Novellette (è più breve, sono solo 17 paragrafi), ma avrà anche lei un Post Scriptum. Parlo con i verbi al futuro, ma i tempi saranno piuttosto brevi, credo che nel giro della settimana prossima comincerò a spedire, esclusivamente a persone fisiche che conosco quasi tutti nella vita reale, oltre che in quella virtuale.
A quelli a cui scrivo chiederò tre cose.
La prima è di fare con me la stessa cosa che io faccio con loro, cioè di fornirmi i loro scritti organizzati come loro credono.
La seconda di darmi un loro feed back, prima o poi - non c'è nessuna urgenza, foss'anche solo per dirmi quali sono le tre Novellette (ad esempio) che a loro sono piaciute di più, per dire meglio, quelle che hanno sentito di più come a loro vicine.
La terza cosa è più strana, e ci ho pensato a lungo. Supponiamo che ad uno le mie Novellette piacciano e ne parli con qualcuno: chiederò che non gliele spedisca ma gli dia la mia e-mail in modo che io possa spedirgliele. Il razionale è solo uno: non credo in nessun modo alle catene di Sant'Antonio, mentre credo profondamente al rapporto fra un io reale ed un tu ugualmente reale. Non c'è nessuna pretesa da parte mia di controllare una distribuzione che comunque resta affidata alla liberissima decisione delle persone a cui scrivo.
Nel caso, che mi auguro, che altri intraprendano una strada analoga, sono a disposizione per fornire suggerimenti e consigli sui caratteri, sugli sfondi, su come fare ad importare immagini nel testo, che è molto più semplice di quello che pensassi. Più complicato è fare in modo che l'immagine non superi un certo peso, ma posso aiutare anche qui, ci sono abituato.
Che aspetta, ad esempio, Giuliano a scritturare i suoi venticinque lettori? Organizzando, sistemando, asciugando allargando le tante belle cose che ha. E faccio solo un esempio, ma ciò vale per tutti. E' un gioco a somma positiva in cui non vedo controindicazioni, se non un po' di piacevole lavoro di organizzazione di quello che c'è già e che sarebbe il caso di rivedere, e in fondo ognuno di noi può essere critico efficace di ciò che ha già scritto. Au revoir!
FINE
P.S. Così scrivevo qualche mese fa, ed ho proceduto per la mia strada, spedendo le mie Novellette degli Odori a diverse decine di persone, sempre con rapporto one-to-one, niente liste di distribuzione. Se qualcuno dei visitatori è interessato, ha un sistema molto semplice per raggiungermi: scriva al Nonblog e io potrò rispondergli inviando le due edizioni, che sommate assieme fanno un allegato alla e-mail da un po' meno di 1.3 Megabytes. Se poi seguirà un feed back, ne sarò contento. Sorrideteci pure - anch'io lo faccio - ma ritengo che ciò costituisca l'innesco di un piccolo circolo virtuoso. Sarei inoltre contento se potessi essere anche lettore dei miei lettori, perché, confessatelo, scrivete pure voi! (s)
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