Dipingimi con tratto elegante
-tu che sai-
occhi intensi che mirano lontano
e un sorriso morbido,
soffuso lievemente di malìa.
Pittura nell’ovale del mio viso
-senza troppo marcare-
labbra che si atteggiano al bacio
e un filo appena di seduzione:
che sia garbata, mai volgare.
Disegnami un corpo armonioso
-come di sirena-
snello ma non proprio magro,
che sinuoso si adagi
a modellare una veste leggera.
Se vuoi -con la tua maestria-
ritrai giù sullo sfondo
quell’atmosfera suggestiva
di una limpida sera di primavera
coi riflessi rosa del tramonto.
Alla mia mano, poi, dai la posa
di un saluto.
Che non sembri però un addio,
perché io vorrei lasciare
-a chi domani sosterà a guardare-
la migliore immagine di me:
una delicata sensazione
del mio amore di vivere la vita
e l’impressione
di una interiore, pacata serenità.
LA MACCHIA
DEGRADA FINO AL MARE
(terra di Sardegna scolpita dai venti)
Qui è di mirto odoroso, corbezzolo,
fico selvatico, rododendro
e cespugli colorati d’erica
la macchia bassa che degradando
scende verso il mare.
Poi lentisco, euforbia, cisto peloso
e giù fino quasi a carezzare
il fulgore smeraldino
dell’acqua trasparente
nelle cale.
Le rocce formano mille sculture:
è un gioco
indovinarvi curiose sembianze
(spesso di un volto noto
o di mostruose figure e animali).
Però i profili cambiano col sole,
con le ombre radenti della sera,
con le rare piogge
che dardeggiano improvvise
questa scabra, suggestiva terra.
Striscia il vento sul viso:
talvolta insostenibile fastidio,
sovente fresco respiro
a dare ristoro alla calura cocente
del meriggio.
È il maestrale che frusta, piega
e fionda steli e foglie in mulinello:
ma non vince
la forza secolare dei ginepri
contorti, arroncolati… mai domi.
L'Autore mi ha proposto sei poesie perchè ne scegliessi una da pubblicare qui. Sono belle tutte e tutte vincitrici di premi. Non ho saputo limitarmi ad una sola e ne ho prese due, da condividere con voi, ringraziando ancora una volta Fabiano Braccini per la disponibilità e la squisita gentilezza.
Habanera
6 commenti:
Io non so commentare le poesie. i limio a leggerle, ad assaporare la lor musica, e ad ascoltare le emozioni dentro di me.
Grazie per questo regalo.
Io ringrazio te e questo signore, per la bellezza delle parole, e per le immagini strepitose.
Sull'ultima vorrei soffermarmi in modo particolare.
A volte ho parlato di Sardegna con amore. Perchè io amo la Sardegna i suoi colori, i suoi profumi i suoi idiomi. E con quante parole io possa esprimermi, io so che non riesco a dire tutto ciò che provo e sento.
Perchè tutto assieme è una sola sensazione di bello, di pienezza, difficile da espandere il concetto senza renderlo così banale. Allora spesso taccio.
Però, però, ci sono immagini come questa per esempio, combinazioni di colori che possono rendere l'idea. L'idea della gioia e della bellezza di questa terra, ancora grezza e che profuma di salsedine, alba e bacche selvatiche.
Grazie
Giulia, anch'io non so commentare le poesie; credo che non si possano commentare e che neppure lo chiedano. Le leggo, come fai tu, ascoltando le emozioni che suscitano in me e sono emozioni diverse da persona a persona.
Il fascino della poesia è anche questo saper parlare, a ciascuno di noi, nella sua lingua.
H.
Silvia, sapevo che questa immagine della macchia mediterranea in Sardegna non ti avrebbe lasciata indifferente.
Conosco la tua nostalgia ed il tuo amore per i colori, i profumi, gli idiomi di questa terra di cui hai parlato con tanta passione qui.
Come sai non sono mai stata in Sardegna, ma ogni volta che ne sento parlare da chi la conosce bene e la ama, come te e Fabiano, ne sento profondamente la mancanza.
H.
Grazie Haba:) Un bel viaggio della memoria. Ho riletto con piacere i commenti e mi dispiace di non aver risposto a Maz che ha fatto una considerazione interessante e a Triana.
Li ringrazio in ritardo.
La dolcezza che esprimono le parole nel "Ritratto di Signora" sono paragonabili ad un refolo di vento che ti accarezza nella notte e tu chiudendo gli occhi rivedi quel ritratto in tutto il suo splendore e sogni. Un grazie sincero per questa vena poetica che ci delizia
le nostre ore serene.
kaiservalter
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