sabato 28 febbraio 2009

No, non m'occorre tempo...

Habanera

Léon Bazile Perrault: Le Frecce di Cupido, 1882


Nel luglio 2007 avevo pubblicato qui alcune poesie di Pedro Salinas, tratte da La voce che ti devo

Tra queste però mancava la mia preferita a cui sono legata da un ricordo molto particolare.
Oggi mi è capitato tra le mani quel libro e si è aperto da solo, proprio su quella pagina, su quella poesia.
Mi sembra di capire che vuole essere pubblicata anche lei...
Perchè farla aspettare ancora?


Yo no necesito tiempo...

Yo no necesito tiempo
para saber como eres:
conocerse es el relampágo.
¿ Quién te va a ti a conocer
en lo que callas, o en esas
palabras con que lo callas?
El que te busque en la vida
que estás viviendo, no sabe
más que alusiones de ti,
pretextos donde te escondes.
Ir siguiéndote hacia atrás
en lo que tú has hecho, antes,
sumar accion con sonrisa,
años con nombres, será
ir perdiéndote. Yo no.
Te conocí en la tormenta.
Te conocí, repentina,
en ese desgarramiento
brutal de tiniebla y luz,
donde se revela el fondo
que escapa al día y la noce.
Te vi, me has visto, y ahora,
desnuda ya del equívoco
de la historia, del pasado,
tú, amazona en la centella,
palpitante de recién
llegada sin esperarte,
eres tan antigua mía,
te conoczo tan de tiempo,
que en tu amor cierro los ojos,
y camino sin errar,
a ciegas, sin pedir nada
a esa luz lenta y segura
con que se conocen letras
y formas y se echan cuentas
y se cree que se ve
quién eres tú, mi invisible.



No, non m'occorre tempo

No, non m'occorre tempo
per sapere come sei:
conoscersi è la folgore.
Chi ce la fa a conoscerti
in ciò che taci, o in quelle
parole con cui lo taci?
Chi ti cerca nella vita
che vivi, non conosce
di te se non allusioni,
pretesti in cui ti occulti.
Inseguirti a ritroso
in ciò che hai fatto, prima,
sommare azione e sorriso,
anni con nome, sarà
un andarti perdendo. Ma io no.
Io ti conobbi nell'uragano.
Ti conobbi repentinamente,
in quello strappo
brutale di tenebra e luce,
in cui si rivela il fondo
che sfugge al giorno e alla notte.
Ti vidi, m'hai visto, ed ora,
nuda ormai dell'equivoco,
della storia, del passato,
tu, amazzone del fuoco,
fremente d'esser giunta
da poco inaspettata,
sei così anticamente mia,
ti conosco da tanto
che nel tuo amore chiudo gli occhi,
e cammino senza sbagliare,
alla cieca, senza domandar nulla
a quella luce lenta e sicura
con cui si conoscono lettere
e forme e si fanno conti
e si crede di vedere
chi sei tu, mia invisibile.


(Pedro Salinas da La voce che ti devo)

Gustave Courbet: Les Amants, 1844
Musée du Petit Palais, Paris


20 commenti:

zena ha detto...

'ti conosco da tanto
che nel tuo amore chiudo gli occhi,
e cammino senza sbagliare,'

ecco, questo era il senso, qui meravigliosamente detto, del mio 'torno subito'.
Ma che bella, Habanera carissima.
Grazie.

Habanera ha detto...

Eh sì, Zena cara, il senso è proprio quello.
Secondo la mia interpretazione, del tutto soggettiva, il poeta si riferisce all'amore nascente, gloriosamente convinto di essere già completo in sè.
Passato, presente, avvenire diventano solo parole senza significato. Tutto è ormai racchiuso nell'assoluta perfezione del momento che si sta vivendo.
Ti conosco da tanto, sei così anticamente mia...
Chi non lo ha mai pensato?
Può essere solo un abbaglio, un' illusione, ma se ci si crede ancora a distanza di anni, dopo aver superato mille prove, allora, e solo allora, queste parole avranno veramente senso.
H.

Roby ha detto...

Non conoscevo questi versi, ma adesso sono anche un po' miei. Questa è la magia del Nonblog!!!

Un grazie di cuore a Habanera, e un saluto a Zena

Roby

Solimano ha detto...

Questo tipo di poesie non appartiene al mio genere, amo le poesie d'amore meno a cavalcioni delle nuvole, però riconosco che in questi versi ci si sente passione vera, esperienza, non le solite arrampicate sublimiste. Quindi è uno che parla di quello che ha provato nella sua vita, non solo pensato nel suo bel cervello. Tornerò volentieri a leggere Montale e Gozzano, grandi poeti d'amore (solo che quasi nessuno lo sa).

grazie Habanera e saludos
Solimano

Giuliano ha detto...

Così a orecchio direi che c'è sotto un ritmo, una cadenza, che nella traduzione si perde. Riesci a recuperare l'originale?

Habanera ha detto...

Giuliano, ho aggiunto al post anche la versione originale, vedi tu quale preferisci.
Potrà sembrarti un'eresia ma io preferisco la traduzione in italiano. La trovo più musicale.
H.

Habanera ha detto...

Solimano, immaginavo che questo non fosse il tuo genere di poesia preferito.
Invece a me piacerebbe addirittura viverci a cavalcioni di una nuvola...
(bellissima espressione!)
H.

Habanera ha detto...

Roby, ma che bella cosa che hai detto: la magia del Nonblog.
Quasi quasi ci credo... vado a rifornirmi di bacchetta magica.
H.

Giuliano ha detto...

Troppa grazia! Non chiedevo così tanto, mi bastava un assaggio. Non conosco lo spagnolo, però ho letto Lorca con il testo a fronte, e ho in casa un po' di dischi con le musiche di Juan del Encina, di Manuel de Falla... Adesso me la leggo con cura, però si vede che il ritmo è un altro (del resto, è inevitabile: e penso da sempre che noi italiani siamo molto fortunati, almeno dal punto di vista letterario, perché possiamo leggere e capire Dante, Ariosto, Petrarca...).

Anonimo ha detto...

S' credici Habanera, questo blog ha qualcosa di magico. Spuntano sempre cose belle. Vengo qui quando ho tempo di leggere con calma ed assaporare quello che trovo.
Questa poesia è nelle mie corde invece... Confesso di amare le poesie "a cavalcioni delle nuvole" e mi piace anche questa espressione usata da Solimano anche se in modo critico. Qualche volte andare a cavalcioni sulle nuvole può rinsaldare sentimenti più veri e più forti, quelli con i piedi per terra.
Grazie e baci,
Giulia

Habanera ha detto...

Cara Giulia, Solimano ama tutt'altro genere di poesia e capita che i nostri gusti non si incontrino. Alle volte invece la pensiamo esattamente allo stesso modo, come su questa bellissima poesia di Gozzano: Invernale.

Grazie per le tue parole affettuose e un bacio
H.

Barbara Cerquetti ha detto...

Non sono una grande intenditrice di poesia, a dire il vero di solito le poesie mi annoiano.

Ma questa l'ho trovata meravigliosa. Sarò una romanticona, mio malgrado?

Grazie Habanera :-)

mazapegul ha detto...

Io sono diviso tra ciò che vorrei esser stato (e magari sono anche brevemente stato), benissimo espresso da questa bellissima poesia, e ciò che sono, meglio espresso da quella di Montale che lascio in calce. Ciononostante, la lettura della poesia di Salinas (che non conoscevo: questo blog è veramente stimolante, oltreché gradevole) ha aperto una importuna finestrella su snodi del passato, nascosti alla vista del presente. (Importuna perché sono al lavoro, non per altro.)

Grazie Habam,
Maz

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Habanera ha detto...

Barbara, la Poesia per fortuna è molto varia, come varia è la letteratura. Anche a me non sempre piace tutto ma attraverso la poesia ho scoperto cose a cui da sola non sarei arrivata e che pure erano dentro di me, senza che lo sapessi.

Ciao, romanticona ;-)
H.

Habanera ha detto...

Màz, splendida la poesia di Montale! Non la conoscevo ed
ora sono io a ringraziare te.

Un abbraccio
H.

NATAKARLA ha detto...

Habanera, hai postato una poesia veramente notevole, tanto che - ti dico subito - che mettorò anche da me. E quanto a
"Ti conosco da tanto, sei così anticamente mia... "
é quella sensazione che si prova talvolta quando si incontrano persone speciali, quasi speculari a te senza che ci si rivolga necessariamente ad un'amante.
Ma qua è di l'amore di cui parla Salinas e lo fa così bene che va approfondito l'autore.
Grazzissime per il tuo inserimento.
Hanno ragione, c'è magia qua dentro e negli altri blog correlati che mi hai segnalato, ci sono passata, sai!
Un saluto a tutti, Carla

Habanera ha detto...

Ciao Carla, grazie.
Ti ho risposto sul tuo blog.

Un abbraccio
H.

Silvia ha detto...

Ho acquistato la raccolta oggi. E'bellissima. Ciao tesoro, buona vita.

Habanera ha detto...

Silvia, tesoro mio, che salto nel passato mi hai fatto fare!
Rileggere i commenti a questo post, riandare alle date in cui sono stati scritti...
Che nostalgia dei tempi in cui questo blog risuonava di voci, di risate, di parole magari anche critiche ma sempre e comunque di amicizia, di relazione, di vita.

Sono felice che ti piaccia Salinas.
H.

Silvia ha detto...

Ti abbraccio forte.
Questo rimane un luogo così pieno di vita e colmo di intelligente bellezza che vivrà in eterno, per tutti noi.
Che siamo ancora qui, vivi e ci possiamo ancora raccontare e scambiare.
tvb

p.s. poeta coinvolgente.