venerdì 26 settembre 2008

Canetta

Gerrit Dou: Cane che dorme, 1650


Canetta

di Massimo Marnetto



Un figlio? Non subito. Prima vorremmo stabilizzarci per un paio d'anni e poi sicuramente...
Questo è quello che dicevamo appena sposati e poi dopo pochi mesi mia moglie è rimasta incinta.
Un nuovo cane? No, prima dobbiamo smaltire il dolore di Trilly e poi, fra qualche mese...
E invece, sabato, mentre facevamo colazione insieme, non ne potevo più di quei musi lunghi. "Chi mi accompagna al canile comunale a prendere una cuccioletta?"
Neanche avessi buttato un petardo in cucina, io!.. anch'io!.. Mai viste le figlie prepararsi così in fretta.
E in mezz'ora stavamo già alla Muratella, vicino all'aeroporto, dove c'è il più grande e attrezzato canile del Comune di Roma. Abbiamo compilato il modulo e ci siamo messi in fila. Arriva una ragazza sorridente con una grande scritta sulla felpa: VOLONTARIO. "Leggo dal modulo che non cercate un cane di razza, purché sia femmina, cucciola e di taglia media, vero?" Ci scappa un ridicolo in coro.
Inizia la visita delle pretendenti. Il momento più duro, perché per sceglierne una, devi avere la lucidità di dire no a tutte le altre. Non è semplice, ma ci riusciamo e dopo colloqui con "educatori", firme e un piccolo contributo di 20,82 euro... Prisca è in macchina con noi sulla via di casa.
E' piccola, un po' bracchetta, tutta marrone con pelo medio, molto carina, ma io - per non farle montare la testa - la chiamo la "racchietta" o anche "la trovatella della Muratella". perché è stata trovata dentro uno scatolone insieme ai fratelli, in un parco.
Adesso, dopo solo una settimana che sta in casa, si è scatenata. Da morticina spaesata è diventata una indemoniata (quando si mette a terra con la pancia in su per farsi carezzare, gliela gratto pronunciando la formula di rito "esci da questo corpo... o spirito malvagio...").
Insomma, alle mie figlie e a mia moglie è tornato il sorriso.
Io - in quanto unico uomo di casa, quindi virilmente duro - "accetto" con compostezza la canetta (e raccolgo le sue caccche).
Ma una cosa è certa: abbiamo capito che senza cana non ci sappiamo stare.

(giovedì 18 settembre 2008)

Dal blog Massimo Scoperto

11 commenti:

Giuliano ha detto...

Mi hai fatto tornare in mente una delle mie vignette preferite: c'è il Genio della lampada (quello di Aladino) e di fianco a lui un cagnino a pancia all'aria, dall'espressione festosa e felice.
Il Genio chiede: "Puoi avere tutto quello che vuoi: sei sicuro che ti basta una grattatina sulla pancia?"

Anonimo ha detto...

Che bel racconto:)
Mi ha commossa. Siete una bella famiglia.

Solimano ha detto...

Il cane non ha risposto al Genio, forse non ha nemmeno ascoltato la domanda. Era del tutto assorto nell'unica cosa importante in quel momento: la grattatina sulla pancia.
André Chastel diceva: "Guardiamo gli animali e impariamo: sanno vivere".
Non conoscevo il cane che dorme di Gerrit Dou, è bellissimo, e sono belli anche l'orcio e il canestro di vimini.

grazie Massimo e Habanera
Solimano

Habanera ha detto...

Hai ragione Solimano, il cane che dorme di Gerrit Dou è bellissimo. Se clicci sull'immagine per ingrandirla (ma so che tu lo fai sempre) ti viene voglia di prenderlo in braccio, ne avverti quasi la morbidezza e il calore.

Massimo, lieta della bella novella aspetto di leggere cronache dettagliate sulle prodezze della canetta Prisca.

Grazie, e un abbraccio a tutti
H.

Roby ha detto...

Benvenuta, Prisca!!! Raccontaci presto di come ti trovi a casa del marnetto e delle marnette!!!!!!!

Smack da

Roby-bauuuuu!!!!!

Anonimo ha detto...

I cani hanno un potere speciale: risvegliano la nostra parte bambina.
Trovo che ci sia poco di più contagioso dell'entusiamo iperattivo di un cagnetto e pure, a rovescio, della sua calma (spesso adiposa) indolenza.

Un giorno ti racconterò dei miei (cani) 'passati' e di uno, presente, a prestito e ad intermittenza:)

saluti, a tutti :)
zena

Massimo Marnetto ha detto...

Va bene, dirò a Prisca di prepararsi a raccontare qualcosa.

Ma vi avverto: scrive come un cane

(battuta provata e riprovata davanti allo specchio tutta stanotte)

Anonimo ha detto...

Io vivo qualcosa di simile con la mia gatta.
Si rifà gli artigli sul divano, combina un sacco di pasticci e mi fa saltare spesso i nervi.
-Ti faccio in salmì!!!!- urlo spesso e volentieri.

Ma poi, quando non la vedo in giro per mezza giornata scatta l'allarme gatta.
-Dov'è Sherry? L'avete vista?

Ah! Questi cuccioli!

mazapegul ha detto...

Se potessi, vorrei essere tua figlia (ma m'accontento del posto di cana).
Maz

NATAKARLA ha detto...

Si, è molto bello il tuo racconto. Dovrebbero leggerlo quelli che decidono di prendere un cane, sai?
Io ho "solo" un gatto che adesso è troppo sacrificato dal nostro essere sempre fuori casa quasi tutto il giorno. Per quanto riguarda il quadro....è bellissimo. Mi avete contagiato con il vostro amore per la pittura.
Carla

Samantha Abis ha detto...

Che meraviglia, a un tratto mi è sembrato di leggere una favola buona dei nostri giorni, dove esseri (mooooolto meno buoni ) usano i cani per vari scopi, non ultimo quello di mostrare uno status quo....con i cani di razza acquistati.
Grzaie del tuo scritto, sono passati vari anni da allora spero che Prisca stia bene, super coccolata da voi.