Anch' io ebbi un innamoramento scrittorio, tanti anni fa.
Alla ragazza spedivo lettere quasi ogni giorno.
A volte d'istinto, più spesso meditando con machiavellica disperazione l'effetto che avrebbero avuto, e che non ebbero mai.
Lei le leggeva con piacere, era lusingata, ne aspettava sempre di nuove; mentre io consumavo me stesso e svariate risme di carta.
Un giorno scrissi una lettera ultimativa, me ne pentii immediatamente quanto vilmente (non essendo in grado di sostenere i miei stessi ultimatum, e avendo il terrore di riceverne uno da lei), ma avevo l'urgenza di spedirla comunque.
Escogitai allora questo astutissimo stratagemma.
Avrei bruciato la lettera e spedito le ceneri, raggiungendo così tutta una serie di obiettivi:
1) avrei spedito la lettera ultimativa; ma
2) solo io avrei saputo che era tale e
3) lei sarebbe stata assai impressionata dalla disperazione del gesto, commuovendosi e
4) forse addirittura temendo per la mia salute.
La mia posizione sul campo non poteva che riuscirne rafforzata.
Il giorno dopo la incontrai tutta allegra e mi disse:
"Ieri ho ricevuto la tua busta, l'ho messa in tasca e per tutto il giorno ho atteso il momento di leggerla, come con le altre, in quiete e solitudine. Finita la cena sono andata in camera mia, mi son seduta sul letto, ho aperto la busta e una nuvoletta di cenere ha ricoperto il cuscino BIANCO, il letto BIANCO e il pavimento della stanza, di LUCIDO PARQUET. Ho passato tutta la notte a pulire, sperando che mia mamma non entrasse, perché non avrei proprio saputo cosa dirle.
La prossima volta, avvisami.
Comunque, mi sono molto divertita. Mi hai sorpreso, come sempre."
3 commenti:
Caro Nicola, il testo l'ha sapientemente organizzato Habanera con gli a capo, i grassetti, le maiuscole etc etc, delle immagini mi sono preoccupato io, ed ho scelto, oltre al Metsu che si spiega da solo, anche un particolare della Venus Frigida di Rubens, con il Cupido che sembra abbia freddo pure lui. E' ora infatti di venirne ad una, con queste signore che ci snobbano e che sono crudeli, visto che neppure una lettera fatta cenere è in grado di smuoverle, e siccome l'inverno si avvicina sarebbe il caso di costringerle ad una domora in plein air coperte come la Venus Frigida di Rubens. Chissà che trattandole in questo non cambino idea, perché sono troppo crudeli. O siamo noi che le scegliamo volutamente crudeli? Ah saperlo!
saludos
Solimano
Caro Solimano, ringrazio te e Habanera per aver fatto tutto questo lavoro redazionale e artistico sul mio remoto ricordo. La ragazza non aveva colpe. Le sconfitte sono di tanto in tanto anche salutari.
Ciao,
Nicola
Nicola, lo sai benissimo che certe volte capita di voler scrivere un brano impegnativo, con tante idee per la capa, e poi ti trovi dopo un'ora con dieci righe o cinque pagine di cui non sei per nulla soddisfatto, poi, distratto (in apparenza) scrivi in quattro minuti un commento che è felice da tutti i punti di vista, compresi gli a capo di Habanera.
Hai scritto una cosa breve ed efficace che si legge volentieri, fidati, che oltre che scrivere, non ho disimparato a leggere!
saludos
Solimano
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