domenica 21 ottobre 2007

Estate lontana




Estate lontana

di Remo Bassini



Tornò in quel paese, quel mare, quel posto preciso di vacanze lontane.
C’è ancora quell’unico scoglio, pensò, dandosi dello stupido, ché gli scogli, almeno loro, solitamente resistono ai piani regolatori.
E rivide - e quasi si commosse, rivedendo - poco più in là, l’ombrellone con, sotto, la mamma, la mamma e il suo costume verde.
Se n’erano andati, loro; chissà in che discarica han sepolto l’ombrellone, pensò, e i tuoi costumi verdi, mamma?, i tuoi sorrisi, i rimproveri?
Aldo, Aldoooo ti scotterai, Aldo, attento, perdi il secchiello.
Aldo, ancora conchiglie?
Si perde tutto, sai mamma.
Anche i ricordi, faccio fatica.
Sai mamma, mi son rivisto a scavare sabbia, costruir castelli di sogni. Da grande sarò, da grande farò.
E tu che mi guardi poco lontana.
Sei triste, non hai voglia di sole. Papà è arrabbiato con me, e poi non verrà, mi dicesti mentendo (perché lo capivo che avevi voglia di piangere, tu).


Pensò che aveva voglia di trovare una conchiglia,
una sola, ancora una.
Per avvicinartela all’orecchio, farti sentire il mare e poi darti un bacio, mentre mi prepari pane e marmellata, sotto l’ombrellone.

Mercoledì 1 Agosto 2007


Da Appunti




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