Noi di famiglia siamo Villanoviani. Abbiamo sempre vissuto attorno a quel posto che oggi si chiama Bologna, a volte in pianura, a volte in collina, a seconda degli eventi, che oggi si chiamano opportunità.
Tremila anni fa ce ne stavamo tranquilli a divertirci facendo ciotole e piattini, che ancora oggi gli archeologi della domenica recuperano con entusiasmo e Vinavil.
Poi, sono arrivati gli Etruschi. Gli abbiamo tirato addosso di tutto, dai piatti agli sgabelli, ma avevano arnesi di ferro, ed abbiamo dovuto transare. Le perdite umane, per fortuna, sono state limitate: solo il 40% della famiglia. Per 200 anni ce la siamo passata abbastanza bene, però. E' vero, comandavano loro e avevano quel modo di scrivere del tutto incomprensibile. Però sbevazzavano e copulavano alla grande, e la cosa piaceva fin troppo ai nostri giovani, che erano peggio dei nostri vecchi. Credo che con tutte queste copule, fra di noi ci fosse anche qualche bastardino, ma la prova del DNA non l'avevano ancora inventata, e la famiglia comunque numericamente cresceva.
Poi, sono arrivati i Galli. Nudi e Capelloni! Se la sono presa soprattutto con gli Etruschi; a noi è andata bene: abbiamo perso solo il 20% della famiglia. Con i Galli è stata una goduria. Grandi feste nei boschi guidati dai Druidi, i loro animatori, per capirsi. Gente strana i Galli. Capace di distruggere un villaggio e di tornarci il giorno dopo per far musica con gli abitanti e di mettersi a piangere perché gli abitanti non c'erano più. E per altri 200 anni siamo andati avanti con rubalizi di galline, heavy metal e frotte di bastardini. Sempre senza il DNA.
Ma arrivarono i Romani. Gente seria ed organizzata. Eravamo già predisposti a perdere il 30% della famiglia, ma, stranamente, non li hanno fatti fuori. Li hanno solo portati via per fargli fare i lavori di casa a Roma. Invece i Galli, sempre Nudi e Capelloni, sono stati fatti fuori quasi tutti. I pochi rimasti, a Roma come gladiatori negli spettacoli: sempre fortunati, gli heavy metal!
C'eravamo appena abituati ai Romani, quando c'è stata la sceneggiata dei Cartaginesi, che è durata solo 20 anni. Era un piacere veder passare il loro esercito multinazionale: Punici, Iberici, Numidi e nuovi Galli (i parenti incazzati dei gladiatori...). Ho visto anche il Grande Satana Annibale, persino guercio, tanto era cattivo. E la loro Arma Assoluta: gli elefanti! Spaventavano le poche galline rimaste, ma l'audience presso i nostri ragazzi era alta. Questo rebellotto, che è durato veramente poco, appena 20 anni come ho già detto, è costato solo il 20% della famiglia, largamente compensato dai bastardini, qualcuno anche moretto.
Poi i Romani hanno stabilito la "pax romana". Quanti posti di lavoro hanno creato! Le Grandi Opere! Strade, acquedotti, ponti tutti costruiti da manodopera nostra, che, nel tempo libero, faceva i lavori di casa per i geometri Romani. Per 600 anni ci siamo annoiati. L'unico svago erano le tantissime divinità portate dai Romani. Diversissime ed imprevedibili. L'una in concorrenza con l'altra. E' allora che è nato il libero mercato.
Ma il Monopolio era in agguato. Con delle offerte speciali sull'aldiquà e sull'aldilà ha fatto il dumping. Noi, però, con l'invenzione dei Santi, l'abbiamo fregato: San Giorgio è Marte, Santa Maria Maddalena è Venere, San Sebastiano è Apollo, San Rocco è Esculapio, San Cristoforo è Ercole, San Gennaro è San Gennaro, che non c'è mai stato... ma non ditelo in giro, mi raccomando... Quando il Monopolio se ne accorgeva, picchiava duro, raccomandandoci per l'aldilà.
La storia non è finita, con la Pax Romana e col Monopolio. Ci sono stati i Visigoti, gli Ostrogoti, i Bizantini, e Longobardi, Franchi, Sassoni, Svevi... Quisquilie, comunque: la partita dare/avere è stata sempre a nostro favore: ogni volta 10% in meno, compensato dal 15% in più di bastardini. E tanti, tanti posti di lavoro.
Ora ci stiamo trasformando in annoiati fancazzisti. Stiamo offrendo posti di lavoro a gente di tutti i colori. Facciamo del bene, insomma. Abbiamo un grande vantaggio, oggi: la prova del DNA. E possiamo finalmente dire quello che abbiamo sempre pensato: basta con i bastardini!!!
16 maggio 2003 (rivista per l'occasione)
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