sabato 19 maggio 2007

Meglio uscire stasera?




Meglio uscire stasera?

di Emilio Gauna




Autunno
Ah no, non è una favola,
non è una storia vera,
accendo il televisore
vedo che c'è stasera.
Seduto sotto al tavolo
con la tv che è accesa
in mano il telecomando
ben mi preparo all'impresa.
Bordate di noia m'assalgono
magnifiche donne m'insidiano
giovani spledide femmine
s'alternano a note di spesa -
di cosa parlan, che dicono?
Che nebbia che c'è stasera...

Inverno
Spesso d'inverno nevica
nevica anche stasera
guardo la neve scendere
non uscirò stasera.
È un mondo di imenotteri
rinchiusi in case di cera
ma la mia antenna galattica
tutto mi porta in casa.
Si accenderà un dibattito
o almeno così si spera
forse qualcosa di futile
forse l'Europa intera -
ma no, non è possibile,
nevica e la neve è nera...

Primavera
E per l'ennesima volta
gioca la Juve stasera.
Molto l'ho vista vincere:
cosa farà stasera?
La luna che sorge limpida
m'invita a una quiete serena
e mio malgrado spengo,
che voglio uscire stasera
che ne ho abbastanza di vincere
che non m'importa di perdere
che voglio uscire stasera.
Se proprio mi devo struggere
voglio che sia Primavera.

Estate
Un'onda un'onda un'onda
un'onda che mi aggredisce
io mi difendo e spengo
l'onda torna a colpire.
Il video è spento
ma io l'incoraggio
io l'incoraggio ad uscire.
Il suo messaggio subdolo
la testa mi vuole invadere
forse mi aiuta a vivere
forse mi vuole spremere.
In fondo però è anche semplice
spengo e poi vado a dormire.
Ma l'indomani scopro
scopro con poco stupore
che il mostro subdolo e sadico
riempie le menti e il cuore
le sue parole suonano
penetrano in ogni dove.

Sono l'unico uomo al mondo
che non è mai apparso in televisione:
e so che in fin dei conti, in fondo,
son di una razza che è in via d'estinzione.
Sono un fenomeno, e mi nascondo:
mi celo alla vostra curiosa attenzione
e non partecipo ai riti del mondo
me ne sto zitto in contemplazione
dell'unico angolo del nostro mondo
che non si è visto in televisione.
Quando mi estinguo vi faccio sapere,
che non lo so fino a quando resisto;
lo griderò forte, e sarò convinto:
anch'io m'affaccio a quel vostro balcone.
(01.04.2002)

Da Golem l'Indispensabile

5 commenti:

Giuliano ha detto...

Prima di ogni altra cosa, ringrazio Habanera per l’attenzione: queste sono cose che ho scritto tanti anni fa, e non è facile reperirle. Però poi devo lasciare spazio ad una mia perplessità, perché a me queste rime non sono mai piaciute molto e le avrei tolte volentieri da internet, se avessi potuto.
A pensarci bene, sarebbe una bella riflessione da sviluppare: non sempre a chi scrive piacciono le cose che sceglie chi legge. Anzi, non succede quasi mai: ma, ovviamente, è il lettore che deve decidere – e in questo caso io non posso che ringraziare.
un inchino (il più elegante possibile, ma io non sono elegante...)
Giuliano

Habanera ha detto...

Caro Giuliano, innanzi tutto benvenuto nel mio piccolo blog.
Ci sono parecchie cose scritte da te che ho in mente di portare qui sopra e lo farò, un po' alla volta. Ho iniziato da Emilio Gauna e proseguirò con Giuliano, pescando sia da Stile libero che da Abbracci e pop corn.
I versi che ho riportato sono bellissimi e tu sei elegante, Giuliano. Lo sei.

Ciao e grazie!
habanera

Solimano ha detto...

Giuliano tende ad essere autocritico: dice le cose sue che non gli piacciono molto, ma tiene per sé quelle che lo soddisfano pienamente. La cosa migliore è decidere al posto suo, anche perché ha ragione Habanera, una volta che sono state pubblicate, sono più del Lettore che dello Scrittore.

saludos
Solimano

Habanera ha detto...

Solimano, benvenuto da queste parti! Ci sono alcune cose tue qui sopra, anche firmate Primo Casalini, ed altre ce ne saranno. Mi aspettavo lì un tuo commento ed invece ti ritrovo da tutta un'altra parte. Ma va benissimo anche così.
Ci vediamo sul blog del cinema. Ciao!

habanera

Giuliano ha detto...

...elegante o elefante? (è da queste cose che si capisce che non ci conosciamo di persona)
saludos
Giuliano