sabato 20 dicembre 2008

La macchina del tempo


Time machine, H.G.Wells


La macchina del tempo

di Roby



Vi do la notizia in esclusiva: la macchina del tempo esiste, può essere acquistata online ed è alla portata di tutte le tasche ( 7/8 euro, suppergiù).
Io, per uno strano caso del destino, me ne sono trovata una in casa, in cima allo scaffale più alto della libreria. Ce l'avevo messa anni fa, sottraendola alla collezione di papà, e mi ero sempre ripromessa di restituirgliela: ma poi lui è partito per un viaggio diverso, e adesso sono contenta di averla tenuta per me.

La mia macchina del tempo non somiglia affatto a quella immaginata da H.G.Wells, a forma di poltrona vittoriana con una cloche frontale. Misura 19 x 14 x 0,5 cm, è fatta di carta stampata e sulla copertina reca la dicitura Selezione del Reader's Digest - luglio 1968 - lire 300

Annata 1968 di Selezione

Cos'avete da brontolare, adesso? Come dite? Vi ho imbrogliato? Ma niente affatto!!! Se -come me- avete passato i 50, provate a sfogliare una vecchia copia della rivista più famosa negli anni '60 e '70, immergetevi nell'odore lievemente muffito delle sue pagine, chiudete gli occhi, riapriteli e... non ditemi che l'illusione di tornare indietro con i decenni non è assolutamente perfetta!!!
Selezione era, all'epoca, una sorta di surrogato cartaceo dell'odierna internet. In 184 pagine si trovava di tutto, dai consigli di galateo e cucina (Le Scoperte di Nucci Cima) all'esperto linguista (Giovanni Nencioni, accademico della Crusca!) pronto ad arricchire il vostro vocabolario, dalla rubrica di medicina (Sono lo stomaco di Gianni) ai romanzi storici condensati (Il grande incendio di Londra).


Un articolo dai toni a metà tra l'entusiasta e il trionfalistico celebra l'imminente entrata in produzione del favoloso Boeing 747, destinato a rivoluzionare la storia delle comunicazioni aeree intercontinentali. "Verso la fine del 1969" conclude l'autore "si dovrà poter volare sul più grande aereo di linea del mondo godendo nei cieli dei lussi di un salotto". Poche pagine più avanti leggo i prezzi delle offerte della nostra compagnia di bandiera - Inclusive tours, viaggi tutto compreso a tariffe ridottissime: 7 giorni in Spagna £ 99.700, in Francia 86.900... 15 giorni a New York, andata e ritorno in jet da Milano, £ 225.000!


Due brani di Martin Luther King, assassinato pochi mesi prima, spiccano a pagina 39 : e mi colpisce quante volte, nel testo, sia usata la parola negro, alla quale oggigiorno, in nome del politically correct, si sostituisce diligentemente la perifrasi di colore (quale colore? verde? azzurro? cremisi?). "Una minoranza di bianchi dominata da un senso di colpa" scrive King "teme che se i negri conquisteranno il potere si mostreranno implacabili nel vendicarsi delle ingiustizie e delle brutalità accumulate negli anni (...) Il negro deve convincere il bianco che vuole giustizia sia per sè sia per il bianco." Chissà, forse Barack Obama tiene proprio questo pamphlet sul suo comodino da notte!


I testi sono inframmezzati -come accade oggi nei margini di una pagina web- da inserzioni pubblicitarie decisamente irresistibili.
Ecco il più osannato fra i mezzi di locomozione della fine del XX secolo, il ciclomotore (o motorino), insostituibile compagno di gite fuori porta, spese al supermarket (altra novità importata d'oltreoceano), tragitto casa-ufficio per l'uomo moderno, per i giovani, per la donna alla moda.
Modernità e gioventù sono i concetti più ripetuti e più frequenti nelle réclames del tempo. La P.... è una bibita giovane, la fantabenzina (sic) M....... ringiovanisce, trasforma, rinnova il motore, l'orologio A... non è solo giovane ma addirittura nuovo, sportivo, preciso, elegante...
La popolazione della terza e quarta età non rientra o quasi in questo quadro, perchè -impegnata a sferruzzare maglioncini per i nipoti, o a giocare a carte all'osteria- non costituisce evidentemente un target adeguato di potenziali consumatori.


Al contrario, non mancano i bambini, bersagliati dal miraggio di giocattoli sempre più simili ai congegni tecnologici o agli elettrodomestici usati ogni giorno da mamma e papà. Tra le mie coetanee, il fornetto-giocattolo era ai primi posti nella letterina a Babbo Natale: e nessuno che si chiedesse se e quanto fosse sicuro, atossico, adatto ad essere usato fuori dal controllo degli adulti!

Automobili e prodotti a loro correlati la fanno da padrone, tra questi coloratissimi consigli per gli acquisti, in un ambiente già pericolosamente contaminato eppure ancora ignaro del termine inquinamento. Sì, certo, si accenna allo smog di Londra, ma come a qualcosa di pittoresco, di romantico. Mio padre, proprio nel 1968, comprò una 124 color fumo-di-Londra, ossia grigio scuro: la stessa tinta precisa identica che assumono i polmoni di un essere umano, dopo decenni di esposizione all'ossido di carbonio e ad altri mefitici scarichi urbani.


Pagina 153... il mio viaggio a ritroso nel tempo sta per terminare. Una fotografia, che sembra appoggiata con noncuranza sul foglio, ritrae una bambina con la sua bambola; accanto, la confezione di un rullino da 24 pose; più sotto, queste profetiche parole:

Ricordate... Sta crescendo così in fretta!
Oggi è una bimba, presto sarà donna - più presto di quel che non pensiate.
Non perdete i momenti più preziosi: fotografateli oggi, per riviverli quante volte vorrete... sempre.
E' così facile con le pellicole a colori *****: non tradiscono mai.



14 commenti:

Solimano ha detto...

Roby, conosco bene la storia di Selezione (successo e declino) perché un mio amico era dirigente di produzione presso la filiale italiana di Selezione. Per decenni fu una vera potenza, con uno zoccolo duro incredibile di lettori affezionatissimi: avevano una bibliotechina apposita solo per i numeri di Selezione, tutti ordinatissimi per data. L'unico posto per libri nella loro casa. Ne ho visto con i miei occhi due, di queste bibliotechine, con la loro aria da Lari e Penati, perdippiù culturali. Perché questo era il segreto di Selezione: non è vero che il termine cultura è spregiato: molti non lo dicono, ma vorrebbero essere colti, senza però pagare pegno, e Selezione era una scorciatoia abbastanza onesta.
Ricordo le discussioni col mio amico, che raccontava l'incredibile successo in tutto il mondo. Gli dissi: "Non dura, non dura, vedrai". Mi chiese il perché non sarebbe durato. E gli dissi (qualche rara volta faccio centro) che Selezione stava diventando un vizio nascosto: nessuno si vantava più di leggere Selezione (come invece succedeva nei tempi d'oro nelle sconfinate pianure agricole americane). Proprio i motivi del successo costituirono, come sempre, i motivi anche del declino: TV e Internet hanno spazzato via questo mondo antico, a volte cattivo (la direzione mondiale era profondamente di destra, destra piuttosto bieca), ma con una sua serietà: i libri collaterali alla rivista erano e rimangono molto buoni: funghi, fiori, erbe spontanee. Però ti invidio, Roby: è bello ritrovare queste cose, e ci fanno rivedere tangibilmente noi stessi e i nostri miti provvisori, a volte patetici, compresa la 124 (la mia però era chiara).

saludos y besos
Solimano

NATAKARLA ha detto...

I 50 li ho passati anch'io, ma non ho avuto la fortuna di avere tra le mani "Selezione". In casa mia i libri erano un sovrappiù. Non che non potessero comprarmeli, ma che non ci pensavano proprio che lo avrebbero potuto fare - e quale libro poi? - però ricordo bene le immagini che hai postato della publicità dell'epoca e, sì, un breve viaggio sei riuscito a farlo fare anche a me.
Divoratore di quei libri era, invece mio suocero. Purtroppo, però sono stati buttati tutti, qualsiasi tesoro avessero racchiuso dentro.
Eh, bisognerebbe avere una borsa come quella di Mary Poppins, o una bacchetta come quella di Merlino, per poter fare spazio a tutto, nelle nostre case sempre più piccole!
Hai stuzzicato qualcosa, ragazzo mio.
Complimenti per il tuo stile di scrittura. Carla

Giuliano ha detto...

Da bambino ho letto (e guardato) quelle dei primi anni '60. Non so perché, ma nel ricordo le associo alle riviste dei Testimoni di Geova: penso che sia una questione di impaginazione, forse per lo stile molto USA, "Bible belt".
Però "Selezione" era davvero come l'avete descritta tu e Solimano.

Richiesta: c'era ancora sulle tue riviste la pubblicità dell'Olio Sasso, quella col signore Peperone che "lei mi piace tanto ma mi sta un po' sullo stomaco" ?

Giuliano ha detto...

PS per Carla: Roberta, è una ragazza.

Habanera ha detto...

Ehm... Carla, Roby è una femminuccia, tua coetanea.
Lo so che il suo nick può trarre in inganno ma ero certa di avertelo già detto in una mail, a proposito di Alexis Pimienta; il post (sempre di Roby) per cui eri capitata qui, cercando un'immagine su Google. Ricordi?

Un abbraccio
H.

Habanera ha detto...

Caro Giuliano, i nostri commenti si sono incrociati.
Se avessi letto prima il tuo non avrei sentito il bisogno di puntualizzare che Roby è la nostra Roberta.
Insostituibile pilastro, argutamente e dolcemente femminile, di questo blog.
H.

NATAKARLA ha detto...

Roby....scusa....sono imperdonabile, è la mia testa molto stereotipata.....ma siamo a Natale, mi perdoni?
Carla

Roby ha detto...

Carla, la sottoscritta Roby ti perdona di sicuro (la Roberta di cui parlano Giuliano e Habanera non so... lei non passa MAI di qui...!!!)

[;->>>]

Giuliano, ahimè, non ho trovato la pubblicità che dicevi nella mia rivista! Ma ce n'è una della Nutella che farebbe resuscitare un morto...

Solimano, il mio babbo di 124 ne ebbe ben due: la prima fumo-di-londra, la seconda color sabbia (beige, insomma!)

Habanera, accipicchia: addirittura pilastro ??? Mi vedrei meglio come persiana... oppure grondaia !!!

[;-P]

Baciotti-a-tutti

Roby

Habanera ha detto...

Eh... Eh... Roby, persiana o grondaia?
Fammici pensare.

Dalla nostra inviata speciale, la persiana Roby.
Oppure
Dalla nostra inviata speciale, la grondaia Roby.

Vada per grondaia; lo trovo più originale, più pittoresco.
Aggiudicato!

Baciottissimi ;-)
H.

Giuliano ha detto...

Cara Roby, in effetti quelle pubblicità erano dei primissimi anni '60, da bambino mi piacevano molto. Però speravo che qualcuna fosse arrivata fino al '68...

"Persiana Jones" erano i "rivali" di Elio e le Storie Tese: non male, direi. Ma forse Roby preferisce essere una Colonna, così le spetta er titolo nobbiliare.

Anonimo ha detto...

Un tuffo nel passato che mi ha emozionata. Me li presti per un po'?
Ciao a tutti:)

Anonimo ha detto...

Un tuffo al cuore! Mio padre era abbonato a Selezione. L'aveva sempre sul comodino. Di tanto in tanto compravamo anche i romanzi...condensati che pubblicava. Ha fatto grande opera di divulgazione. Sommaria, ma mai banale.

flaviablog

Anonimo ha detto...

Ho letto libri su libri, estratti di libri su estratti di libri, per la precisione, per ora mi viene in mente solo "un taxi per tobruk" ma ce ne sono stati a decine. Decisamente una vera macchina del tempo, il tuo "selezione"!

Roby ha detto...

Cari colleghi "crono-viaggiatori", fare questo salto all'indietro con voi è stato divertentissimo!

Un abbraccio collettivo... ed ora, tutti a combattere con panettoni, pranzi e pacchetti!!!

[;->>>]

Vostra Roby